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[1] Divenne proprietà della nobile famiglia Arezzo sul finire dell’Ottocento
[2] Manfredi Gravina: “Federico Gravina grande ammiraglio di Spagna” Nuova Antologia, n.228, 1° novembre 1909, pag. 66.
[3] Guerra di Successione Spagnola: 1701-1714
Guerra Successione Polacca: 1733-1738
Guerra Successione Austriaca: 1740-1748
[4] Le ostilità ebbero inizio quando l’Austria, governata da Maria Teresa, volle recuperare la ricca provincia della Slesia, che la Prussia aveva acquisito dopo la Guerra di Successione Austriaca. La guerra vide una diversa composizione degli schieramenti, rispetto al passato. Contrariamente alle alleanze precedenti, questa volta contro la Gran Bretagna e la Prussia, si schierarono la Francia, l’Austria e la Russia preoccupate dall’ ascesa della Prussia come potenza continentale. Un altro fattore scatenante fu la rivalità tra Francia e Gran Bretagna che, In America e in India, si contendevano il controllo delle rotte commerciali e dei territori coloniali. La Gran Bretagna, dal canto suo, da quando nel 1714 il Parlamento aveva offerto la corona ai principi tedeschi dell’Hannover, aveva la necessità di garantire la sicurezza dei territori ereditari nel Sacro Romano Impero, pertanto, aveva siglato un accordo con la Prussia.
[5] Un’alleanza strategica stipulata tra i sovrani dei due regni, entrambi appartenenti alla dinastia borbonica.
[6] Fin dalla Guerra dei Vespri (1282) gli Aragonesi avevano dominato in Sicilia. I viceré spagnoli governarono fino al 1713, quando con il Trattato di Utrecht, che aveva posto fine alla guerra di Successione Spagnola, il Regno di Sicilia passò in mano Sabauda. Ma temendo l’espansionismo della Spagna, Vittorio Amedeo II di Savoia, preferì cedere all’Austria il Regno di Sicilia, in cambio del Regno di Sardegna. Così la corona siciliana passò agli Asburgo d’Austria che la tennero fino al 1734, quando Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna, riconquistò la Sicilia.
[7] Questa data è riportata da Michele D’Urso: Vita di Federico Gravina, Napoli, 1824. e non il 3 settembre 1755 come inciso sulla targa commemorativa.
[8] Alla morte del fratellastro Ferdinando VI, nel 1759, Carlo fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna. Il regno di Sicilia e il regno di Napoli passarono al figlio Ferdinando (III di Sicilia e IV di Napoli)
[9] M. Dell’Urso, Vita di Federico Gravina, pag. 16 – Napoli 1824
[10] Lo sciabecco è un’imbarcazione di origine araba con tre alberi a vela latina del peso variabile fra le 150 e le 200 tonnellate. Armata generalmente con 12 o 20 cannoni, fu tuttavia usata spesso come nave da carico. (Wikipedia)
[11] Le forze spagnole bombardarono Gibilterra con navi antincendio e cannoniere, mentre tentarono di tagliare i rifornimenti alla rocca, interrompendo il commercio con il sultano del Marocco. L’assedio terminò con la firma del Trattato di Parigi, in cui la Gran Bretagna cedette Minorca e la Florida orientale e occidentale alla Spagna, mantenendo Gibilterra
[12] Il blocco durerà quattro anni dal 1779 al 1782.
[13] Agustín Guimerá Ravina: La Recreación De Lo Invisible En La Élite Naval Del Siglo XVIII: Descripción De Estambul Por Federico Gravina (1788), Revista De Historia Naval, Número 155, pp. 51-70
[14] Il 25 maggio 1793 Manuel Godoy, ministro di Carlo IV di Spagna, e il barone Alleyne Fitz-Herbert di St. Helens, rappresentante di Giorgio III del Regno Unito, siglarono il Trattato di Aranjuez. Secondo i termini dell’accordo, entrambe le potenze firmatarie si sarebbero assistite a vicenda nel caso in cui i loro territori fossero stati invasi da un paese terzo, ed entrambe avrebbero cessato le loro relazioni commerciali con la Francia (Wikipedia).
[15] Il nome deriva dal fatto che la guerra si concentrò in questa regione di confine, a sud-est della Francia, esattamente a metà strada tra la Costa Azzurra e la Spagna, che fu teatro di importanti scontri tra i due eserciti. (Wikipedia)
[16] Era un titolo di dignità e un incarico di corte, che comportava responsabilità amministrative e l’esercizio di funzioni specifiche presso il sovrano o la casa reale. Questo titolo era riservato a nobili di alto rango e il termine “in esercizio” indicava che il gentiluomo aveva effettivamente svolto i suoi compiti e poteri associati all’incarico, come nel caso di alcuni membri della nobiltà che ricoprivano ruoli di rilievo nella gestione della corte e degli affari del regno. (Wikipedia)
[17] Con il Trattato di Basilea del 1795, la Spagna riconobbe la Repubblica francese e la sua sovranità sulla regione del Rossiglione. Venivano, inoltre, riprese e normalizzate le relazioni commerciali tra i due paesi.
[18] É un’isola di basalto alta 175 metri, situata a sud di Fort-de-France, il principale porto dell’isola caraibica di Martinica.
[19] Per una flotta, disporsi su una linea di convoglio significa che le navi si muovono raggruppate in una formazione lineare per essere scortate e per proteggersi a vicenda. Questa disposizione è tipicamente usata per scopi offensivi
[20] Nel contesto delle Guerre Napoleoniche, le navi inglesi mantenevano regolarmente un blocco navale sui principali porti francesi, incluso quello di Brest, nel 1805 e negli anni precedenti. Questo blocco era una parte cruciale della strategia britannica per limitare la potenza marittima francese e impedire l’invasione dell’Inghilterra pianificata da Napoleone. Infatti, il piano di Napoleone che portò alla Battaglia di Trafalgar nell’ottobre del 1805 prevedeva proprio che le flotte francesi e spagnole forzassero i blocchi inglesi (come quelli su Brest, Tolone e Cadice) per riunirsi e acquisire la superiorità navale necessaria per l’invasione.
[21] Per una nave a vela, disporsi “con le mure a dritta” significa che il vento soffia da destra, colpendo il lato destro della imbarcazione e posizionando le vele sul lato sinistro rispetto all’asse longitudinale.
[22] H. M. S. His/Her Majesty’s Ship
[23] E. Junen de La Gravière, Guerres maritimes sous la République et l’Empire, (tomo 2°-pag.117 e seg.) Parigi 1861 (Battaglia di Capo Finistère, 21-luglio-1805)
[24] Vuol dire governare la nave avvicinando la prua il più possibile alla direzione da cui proviene il vento. Navigando con un angolo molto stretto rispetto al vento stesso, si può navigare quasi controvento.
[25] William Beatty – (Medico di bordo della HMS Victory): “The Death of Lord Nelson” (1807)
[26] Diario di bordo: “Voices from the Battle of Trafalgar”
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Bibliografia
M. Dell’Urso, Vita di Federico Gravina, Napoli 1824
G. Bozzo, Le lodi dei più illustri siciliani, I, Palermo 1851, pp. 105–139
A. De Orestis, Biografia di F. G., in Riv. marittima, anno X (terzo trimestre 1877), pp. 226-254;
Manfredi Gravina: “Federico Gravina, grande ammiraglio di Spagna” ed. Nuova Antologia, 1909 (poi in Id., Scritti, Roma 1935, pp. 3-14);
Vincenzo Sborni: “L’ammiraglio Federico Gravina (1756-1806)”, Roma: Ardita, 1913 (Roma 1935; Enc. Italiana, XVII, pp. 767)
Correspondance de Napoléon I, Paris 1858-70, docc. 7929, 7958, 8261, 8269;
E. Junen de La Gravière, Guerres maritimes sous la République et l’Empire, (tomo 2°-pag.117 e seg.) Parigi 1861 (Battaglia di Capo Finistère, 21-luglio-1805)
M. Marliani, Combate de Trafalgar. Vindicación de la Armada española, Madrid 1850
J. Baeza, Los héroes de Trafalgar, Barcelona 1930 pag 88 – 98
Fernández Duro, Armada española, VI-VIII, Madrid 1900-01, passim;
Carlos Rodríguez Uned, La historia vivida: ¿Cómo se conmemoró el primer centenario de la Batalla de Trafalgar?
Fernando González de Canales capitán de navío, Aproximación iconográfica a la batalla de Trafalgar
Luis J. Salas Carceller, Nelson y Gravina. dos modos de morir en Trafalgar
Agustín Guimerá Ravina: La recreación de lo invisible en la élite naval del siglo XVIII: de descripción de Estambul por Federico Gravina (1788)
José Cervera Pery: Trafalgar en el recuerdo (Conmemoración del primer centenario)
Fernando González De Canales: Galería De Capitanes Generales De La Armada: Federico Gravina Y Napoli – 2001
Augustìn Guimerà, Alberto Ramos y Gonzalo Butròn: “Trafalgar y el mundo atlantico” ed. Marcial Pons Historia, 2004, Pag. 233 “Gravina y el liderazgo naval de su tiempo”
Juan B. Lorenzo De Membiela: “Estudios sobre Trafalgar. Tempestad, Marinos y Imperios” ed. Punto Rojo Libros S. L. Sevilla, 2019
SITI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Carlo_Gravina
https://www.treccani.it/enciclopedia/federico-carlo-gravina_(Dizionario-Biografico)
https://www.britannica.com/event/Battle-of-Trafalgar-European-history?utm_source=chatgpt.com
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