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Colonialismo italiano? Scopriamolo giocando

Di Anna Di Sapio

A partire dal 2013 la collaborazione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna con gli Istituti storici ha favorito la realizzazione su tutto il territorio regionale dei “Viaggi della Memoria”, un’iniziativa rivolta alle scuole medie e alle superiori per consentire a ragazze e ragazzi di entrare in contatto con i luoghi della Memoria del Novecento a livello regionale, nazionale e internazionale e di approfondire lo studio della storia del XX secolo.

D’altronde è a partire dalla seconda metà degli anni Novanta che i “viaggi della memoria” sono entrati a far parte della didattica della storia come proposta innovativa, una forma di apprendimento che avviene al di fuori dell’aula scolastica.

Nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid i “Viaggi della memoria” sono stati sospesi ed è allora che l’Istituto storico di Modena, in collaborazione con il Centro Documentazione Memorie Coloniali, pensa di organizzare un viaggio virtuale in Italia sulle tracce del colonialismo: nasce così il gioco da tavolo “Memorie coloniali” che si rivolge a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

A partire dagli anni Ottanta il gioco didattico è stato introdotto nella scuola italiana e diverse sono ormai le iniziative editoriali, i percorsi di sperimentazione, le attività di ricerca con l’obiettivo di riformare l’insegnamento della storia anche attraverso il ricorso a proposte di natura ludica.

In Italia un contributo importante allo sviluppo di una didattica ludica per la storia lo ha dato Antonio Brusa dell’Università degli studi di Bari assieme al gruppo di ricerca Historia ludens, che ha prodotto un’ampia letteratura sul tema del gioco nell’insegnamento storico. A fine 2022 Brusa ha pubblicato con l’editore Carocci Giochi per imparare la storia. Percorsi per la scuola, in cui mostra che la didattica ludica è un’ottima strategia per affrontare anche temi difficili ed evitare uno studio puramente mnemonico da parte dei ragazzi. Anche l’Associazione italiana di Public History ha un gruppo di lavoro sul rapporto tra i giochi e la storia.

“Memorie coloniali” parte dalla costatazione che in ogni città d’Italia è facile trovarsi a camminare per una via Libia, via Asmara, via Amba Aradam, piazza dei Cinquecento, via Dogali. Qui e là ci si può imbattere in un monumento, una targa, una lapide che ricorda uno dei tanti italiani caduti per conquistare “un posto al sole”.

II nomi delle strade e delle piazze, le statue, i monumenti, gli edifici rappresentano la stratificazione della memoria collettiva.

Il passato ha lasciato tracce visibili nel presente, ma non tutti sono in grado di leggerle, perché poco si sa del passato coloniale italiano, un periodo storico generalmente rimosso o al massimo, tra chi se ne ricorda, considerato anomalo, diverso e marginale rispetto agli altri processi di colonizzazione realizzati nel XIX secolo dalle potenze europee, un passato su cui si emette un giudizio assolutorio perché  – si sostiene – si è trattato di un colonialismo bonario, impegnato a portare sviluppo e progresso. È il mito degli “italiani brava gente” che continua imperterrito fino ai nostri giorni.

“Memorie coloniali” è un gioco da tavolo che permette di effettuare un viaggio virtuale da Nord a Sud dell’Italia attraverso l’odonomastica e i monumenti di molte città italiane per conoscere eventi e personaggi di un passato controverso. Nel corso di questo viaggio i giocatori scoprono monumenti, vie o piazze legate al periodo coloniale, imparano a conoscere i protagonisti di quel momento storico, a prendere coscienza delle responsabilità dirette degli italiani, a riflettere  su come si è costruita la memoria intorno a quei fatti, infine acquisiscono strumenti per leggere in modo più consapevole il presente.

Tante le città toccate dal viaggio: Torino, Genova, Parma, Modena, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e soprattutto Roma, città che durante il fascismo è stata il centro politico dell’impero italiano proclamato nel 1936 dopo la conquista dell’Etiopia. I giocatori scopriranno che sopravvivono ancora oggi quartieri dai nomi esotici come Cirenaica, Africano, vie e piazze come Amba Aradam, Addis Abeba, Adua, Giarabub; monumenti intitolati ai protagonisti dell’epoca (il monumento a Vittorio Bottego a Parma; i giardini dedicati a Rodolfo Graziani; il monumento ai caduti di Dogali a Roma); luoghi istituzionali preposti al governo dei territori conquistati (il Ministero dell’Africa Italiana a Roma oggi sede della FAO) e tanti altri.

Le regole sono semplici e intuitive. Il giocatore diventa un viaggiatore che si muove virtualmente all’interno di una mappa nella quale visita importanti “luoghi” di memoria e da questi trae dei “ricordi”, compie “itinerari” per raggiungerli e scatta delle “fotografie”.

Il tempo necessario per portare a termine il gioco è calcolato più o meno in un’ora cui può seguire un momento di debriefing, di discussione con gli alunni per farli riflettere sulla loro esperienza di gioco, per portarli a individuare ciò che li ha colpiti, le difficoltà incontrate, le sensazioni o emozioni provate, che cosa hanno imparato.

Il gioco, che si rivolge a ragazze e ragazzi di scuola media e delle scuole superiori,

può essere uno stimolante punto di partenza per un percorso didattico più ampio e articolato che affronti il tema complesso del colonialismo italiano.

Per comprendere i meccanismi e le regole del gioco si può:

– seguire un Video tutorial

– scaricare il Regolamento

– scaricare un Vademecum coloniale con informazioni sintetiche su eventi e protagonisti citati nel gioco

Materiali e risorse multimediali, utili per un percorso didattico sul colonialismo, sono reperibili sul sito dell’Istituto storico di Modena [i]:

Si può giocare utilizzando il gioco cartaceo, oppure utilizzando la versione digitale, realizzata da Ludolabo, sulla piattaforma TableTopia

Ora … non resta che giocare!

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I docenti interessati a sperimentare il gioco “Memorie coloniali” possono richiederlo a:

Francesca Negri

Istituto storico di Modena

E-mail: didatticaistituto@istitutostorico.com

Tel. 059 219442 – 242377  Cell. 3386242556

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27 marzo 2023


[i]  Un’altra risorsa può essere l’e-book, pensato proprio per le scuole, Il colonialismo italiano in Africa tra passato e presente, scaricabile sul sito di IRIS (Insegnamento Ricerca Interdisciplinare di Storia) qui (https://www.storieinrete.it/il-colonialismo-italiano/ )